Moby e Grandi Navi Veloci partono al contrattacco dopo le multa dell'Antitrust.
Le due compagnie hanno infatti annunciato il ricorso al Tar contro il provvedimento dell'Autorità Garante della Concorrenza. Si tratta di una mossa che Gnv in una nota motiva con il "totale dissenso sulle motivazioni contenute, che non trovano alcun riscontro nel quadro probatorio emerso nel corso del procedimento".
Secondo la compagnia "un'intesa concorrenziale non è mai intervenuta, come del resto attestato dal fatto che a dispetto delle conclusioni raggiunte dall'Autrità, l'istruttoria ha dimostrato l'insussistenza d qualsivoglia elemento realmente a carico di Grandi Navi Veloci".
Di pari tenore la nota di Moby, che ha espresso stupore per la sanzione "non avendo mai posto in essere alcuna attività anticoncorrenziale".
La vicenda della multa era esplosa nella serata di venerdì scorso: 8 milioni di euro alle società di traghetti per i rincari sulle tariffe.
Le compagnie erano state sanzionatte con importi differenti: 5, 46 milioni di euro Moby; 2,37 Gnv; 231.765 euro per la Snav; e 42.575 euro per Marinvest. L'accusa era di "aver posto in essere - precisa l'Autorità Garante attraverso un comunicato - un’intesa finalizzata all’aumento dei prezzi per i servizi di trasporto passeggeri nella stagione estiva 2011 sulle rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia e Genova-Porto Torres. In particolare nella stagione estiva 2011 i prezzi sono aumentati mediamente del 42 per cento sulle rotte Civitavecchia-Olbia e Genova-Olbia e del 50 sulla Genova-Porto Torres".
