Le ambizioni di Save:
"Vogliamo il Nord-Est"

22/11/2013
17:46
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Terzo polo per importanza sul territorio italiano, dopo quelli di Roma e Milano, il sistema aeroportuale Venezia-Treviso ha fatto del segmento lungo raggio la propria vocazione.

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La settima puntata di 'A bordo pista', l’appuntamento di TTG Italia dedicato all’universo degli aeroporti della Penisola, sbarca in Laguna, facendo il punto su una delle realtà in più forte crescita e in netta controtendenza rispetto alla media nazionale.

I primi nove mesi dell’anno hanno infatti visto una crescita dei volumi di traffico del polo Venezia-Treviso dell’1,6 per cento, rispetto a una flessione media del 2,7 per cento.

Le prospettive di chiusura d’anno si aggirano intorno al +4 per cento per il polo veneto.

Camillo Bozzolo, direttore sviluppo aviation di Save, gestore dello scalo, traccia le stime di quello che sembra essere un anno in controtendenza rispetto allo scenario nazionale: "Contiamo di chiudere il 2013 con un +4 per cento - afferma infatti il manager - contro la media nazionale che tocca il +2,5 per cento".

Il mese di ottobre è stato chiuso con un +0,3 per cento sullo stesso mese 2012, ma la media di crescita sull’anno scorso rimane elevata. Intanto Bozzolo si concede un sorriso per il nuovo collegamento Venezia-Tel Aviv presentato da El Al, "un volo che stavamo coltivando da oltre sette anni - mette in luce Bozzolo -; ora, grazie alla liberalizzazione dei diritti di traffico aereo tra Italia e Israele, possiamo aprire questa ulteriore rotta".

La scommessa El Al è solo l’ultima, in ordine cronologico, che Save ha portato sul proprio tabellone voli. Le ambizioni del sistema veneto infatti guardano decisamente in alto, forti della consapevolezza di aver tutte le carte in regola per raggiungere lo sfidante traguardo dei 20 milioni di pax nel 2020. Tocca al presidente Save, Enrico Marchi, attraverso un’intervista pubblicata su La Stampa alcune settimane fa, tracciare un bilancio delle manovre in corso.

"Abbiamo le potenzialità per diventare un grande operatore del Nord-Est, unendo Venezia, Treviso, Verona e Trieste e, mi auguro, se vinciamo la gara, anche Lubiana". Gli orizzonti dunque si ampliano ancora una volta oltreconfine per Save, già in possesso di un 27 per cento delle azioni di Charleroi, in Belgio.

I dettagli messi sul tavolo da Marchi sono di tutto rispetto: "Da oltre dieci anni abbiamo investito sul traffico intercontinentale - spiega - e abbiamo voli su New York, Philadelphia, Atlanta, Montreal, Toronto, Dubai, Doha e ora Tel Aviv. Adesso stiamo lavorando su Chicago, Washington e Shanghai”. Le percentuali di pax internazionali del resto arrivano a sfiorare l’80 per cento del traffico complessivo.

Intanto le manovre proseguono per costruire la rete che comprenda Verona e Brescia: "Ora bisogna realizzare il progetto".

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