Vueling
conquista
l'Italia

di Remo Vangelista
30/01/2014
12:48
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Uno sbarco in grande stile per diventare un player di primo livello.

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Vueling non scherza e si prepara ad avviare la campagna di primavera che la vedrà aumentare l'offerta in maniera prepotente. Massimo Di Perna (nella foto), direttore Vueling per il mercato italiano, conferma che è tutto pronto per l'avvio dell'espansione che vedrà la compagnia italiana piazzare otto macchine solo su Roma Fiumicino, mentre si scaldano i motori anche per la base di Palermo.

"Nel 2014 serviremo ben 16 aeroporti con il solito occhio attento alla profittabilità delle rotte – dice Di Perna –. Attraverso la controllante Iag siamo quotati in Borsa e dobbiamo dare soddisfazione agli azionisti. Per questo il revenue sulla singola tratta viene controllato a ritmo continuo".

Di Perna guida la sede italiana dal maggio 2010 quando Vueling serviva 7 scali, poi lo sviluppo travolgente di tutto il mondo legato ai vettori low fare ha spinto anche Vueling ad alzare il tiro.

"Siamo un'azienda dinamica che cresce secondo piani di sviluppo ben precisi – prosegue il direttore –. Al momento le nostre rotte valgono il 18 per cento dei passeggeri totali della linea aerea (nel 2013 Vueling ha trasportato 17 milioni di passeggeri n.d.r.) e seguiamo con molta attenzione alcune piazze italiane in grado di fornirci nuove fette di mercato".

Lo sviluppo imponente di Vueling è stato sostenuto con reciproca soddisfazione dal segmento trade che nel 2010 valeva il 35 per cento del venduto Italia e oggi ha superato il 60 per cento. Un segmento molto vicino alla filosofia di Massimo Di Perna, che ricorda sempre la sua vicinanza con il mondo delle agenzie di viaggi che "ha capito dove vuole andare Vueling - dice -. Siamo coinvolti in un sistema agguerrito, dove anche i vettori tradizionali danno battaglia sulle tariffe. Noi non ci sentiamo low cost per il sistema tariffario, ma per la capacità di offrire un buon prodotto mantenendo i costi di struttura su un livello di profittabilità. Mi piacerebbe fare capire a tutti che low cost non è solo prezzo perché si rischia di fornire una visione negativa. Meglio dire che diamo una giusta tariffa al momento giusto".

Per sostenere il business plan la linea aerea iberica ha inoltre messo a punto un corposo piano di rafforzamento del parco flotta che al momento dispone di 90 aerei targati Airbus. La holding Iag ha infatti pianificato una commessa da 120 jet di cui 62 in ordine fermo. Le prime consegne inizieranno dal prossimo anno.

twitter@removangelista

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