Il matrimonio tra Alitalia e Etihad si può fare.
È atteso entro domani il verdetto della compagnia di Abu Dhabi dopo la lettera inviata dal management di Az con le risposte alle richieste del ceo James Hogan. E che la risposta sia di stampo positivo sono ora pronti a scommettere tutti. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de Il Messaggero, che apre il giornale con la notizia, Etihad potrebbe fare avere una forma di preaccordo già questa mattina, considerando anche che ormai praticamente tutti i desiderata del vettore del Golfo sono stati accontentati: le banche sono pronte ad accollarsi parte dei debiti, i sindacati sono pronti al via libera sugli esuberi, con il supporto del Governo sul fronte degli ammortizzatori.
E proprio dall’Esecutivo è arrivato ieri un segnale importante per bocca del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, che in un’intervista televisiva ha parlato senza mezzi termini di “preaccordo entro giugno”.
Nell’attesa della definizione dell’intesa, si delineano anche i contorni del piano messo a punto da Etihad per il rilancio di Alitalia: investimento da 550 milioni di euro per una quota pari al 49 per cento del capitale; ritorno all’utile per il 2017 con un fatturato da 3,7 miliardi di euro; incremento dei voli a lungo raggio anche da Malpensa (che sarà il cardine del cargo) e nuovo ruolo di Linate, con Fiumicino stabile hub della compagnia; pensionamento del marchio Air One; forte investimento nel made in Italy.
