Il silenzio
di Etihad
Alitalia resta
in attesa

di Lino Vuotto
27/05/2014
09:58
Leggi anche: Alitalia, Etihad

Ora nessuno azzarda più scadenze. E neanche previsioni.

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È calato il silenzio assoluto intorno alla vicenda Alitalia-Etihad. Mentre non più di dieci giorni fa da più parti si scommetteva sulla chiusura nel giro di poche ore, con proclami di fiducia nell’esito positivo delle trattative, negli ultimi giorni la prudenza (e forse anche la scaramanzia…) ha prevalso su tutto il resto.

Complice anche la chiusura della campagna elettorale prima e le elezioni europee e amministrative poi, anche sul fronte governativo la grande incognita sul futuro della compagnia aerea è finita temporaneamente nel cassetto e ministri e sottosegretari hanno smesso per qualche giorno di evocare il (possibile) socio di Abu Dhabi.

In casa di Az i manager stanno di nuovo aspettando la fatidica lettera, l’ennesima, in risposta alle ultime controproposte fatte in base alle richieste di Etihad e del suo ceo James Hogan. Controproposte che di fatto hanno accolto in toto i diktat, sia sul fronte dei debiti, sia su quello degli esuberi, passando per i piani di crescita.

Non resta che attendere la decisione di Hogan, che dovrà valutare l’unico elemento che ha sempre preso in considerazione: si tratta di un affare destinato a portare utili?

Senza dimenticare un piccolo particolare: il piano B non esiste.

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