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Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter

Giuseppe Pagliara e le 35 nazionalità del Valtur Cervinia Cristallo Ski Resort

13/02/2024
11:47
 

Dopo due stagioni invernali, la trasformazione di Giuseppe Pagliara, a.d. Nicolaus, da uomo di mare a uomo di montagna è ormai completa. Al Valtur Cervinia Cristallo Resort gli stranieri la fanno da padrone e su questo lo abbiamo sollecitato.

“Il nostro mestiere è basato sull’accoglienza, senza discriminazione alcuna: chi sceglie i nostri resort può abitare dietro l’angolo o dall’altra parte del mondo, professare qualsiasi religione o credo, parlare l’inglese o un dialetto incomprensibile. Non c’è settore più accogliente e onnicomprensivo del turismo" dichiara Pagliara "Ne ho avuto ennesima prova, durante le feste di fine anno al nostro Valtur Cervinia Cristallo Ski Resort, che ha accolto la bellezza di 35 nazionalità. Tantissime! Abbiamo imperato tanto, soprattutto sulle differenze con le quali si vivono le vacanze in montagna.

Eccole:

Quelli che sciano meglio: danesi e inglesi. Si svegliano all'alba, fanno colazione alle 7.30, alle 7.59 sono in fila per la prima funivia. Hanno tutte le app meteo, la rete delle piste, gli orari nei quali è consigliabile fare il Ventina per non trovare troppi sciatori. I loro bambini sciano meglio di tutti e vincono le gare di fine corso. La sera apriamo il ristorante per i nordici, appunto, alle 18.30: parlano delle piste che faranno il giorno dopo, bevono di tutto, ma alle 22.00 sono già a letto. In discoteca non li ha mai visti nessuno (e questo, per i nostri barmen, non è il massimo...).

Quelli che la neve la vedono per la prima volta: brasiliani. Per molti di loro - che arrivano dall'estate, quindi il freddo dei 2.000 metri di Cervinia li stende - è la prima volta sulla neve. E si vede. Diventano tutti bambini, dai 2 agli 80 anni. Sono gli ospiti più facili del mondo: li metti sulle piste, è tutto un "Que beleza! que vista! que diversão!" e sono contenti così. Se c'è il sole, però. Perché se è nuvolo, o nevica, allora è tristezza. Anzi, saudade. Poi, la sera si scatenano in discoteca: li dobbiamo mandare a letto noi, per chiudere il locale.

Quelli che vengono per bere e per mangiare: i cinesi. Non sono grandi sciatori, peraltro vengono apposta per un selfie davanti a montagne imponenti come il Cervino. Passano gran parte del tempo nel resort e si godono tutti i ristoranti a disposizione. Per mangiare, certo, ma soprattutto per bere. Bene, anche. Ricordo un ospite cinese che, ogni pomeriggio dopo lo sci, si accomodava nella nostra winery, ordinava un Sassicaia o un Ornellaia, e se lo godeva in beata solitudine.

Quelli che si dimenticano i bambini al miniclub: svedesi e americani. Lo sappiamo, non sono vacanze se i genitori non si liberano dei figli, soprattutto in montagna. Non a caso, noi ci occupiamo di loro, dai 3 anni del Mini-club ai 17 del Tribe: per tutti, le attività finiscono alle 23, non alle abituali 19. Svedesi e americani sono entusiasti del servizio: potessero, i figli ce li lascerebbero anche qualche notte…

Quelli che tutte le sere farebbero l’alba in discoteca o al bar: italiani. È qui la festa! Per noi la vacanza in montagna è sciare, fare sport, godersi la montagna, ma soprattutto fare le ore piccole. Anche perché ci si passano sette giorni, non un week-end, e la mattina dopo si dorme fino a tardi. In più, facciamo DJ-set e abbiamo un cast artistico formato da 30 elementi, per l'intrattenimento. Insomma, a Cervinia abbiamo uno Ski Resort, ma potremmo chiamarlo Ski and Show Resort.
 
Insomma, niente male, per uno che - il Cervino - l’ha visto la prima volta nel 2021...


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