Una corsa difficile per la Tanzania

26/11/2012
11:07
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Se Zanzibar rappresenta un sicurezza in agenzia la Tanzania, Stato a cui l’isola appartiene, segue percorsi molto differenti.

“È una destinazione tipicamente invernale - dice Patrizia Basile, responsabile di agenzia per Daphne Viaggi a Roma -, ma quest’anno non va quasi nulla”. Le adv non hanno dubbi: la Tanzania non ha dalla sua la competitività sul prezzo. “È una destinazione abbastanza cara - dice Giulia Spinola - ed è ricercata solo per il safari”. L’abbinamento ideale diventa, allora, Tanzania per il safari e Zanzibar come estensione mare. “Certo - dice Mariella Garau, addetta vendite di Mbros Viaggi a Milano -, ma la clientela a questo punto si restringe, diventa una nicchia”.

Garau illustra un pensiero che si ritrova in molti agenti di viaggi: “In parte, è sicuramente una questione di prezzo - dice -. Chi sceglie Zanzibar è un target abbastanza ampio, che può permettersi diversi livelli di costo, ma un abbinamento con la Tanzania fa salire immediatamente il budget”. Non solo. Secondo Garau è anche una questione di target di clientela: “Chi sceglie Zanzibar ama la vita di villaggio, magari italiano - spiega -, mentre l’estensione safari in Tanzania presuppone un turista differente, più interessato a una vacanza avventura. Sono prodotti difficilmente compatibili”.  

Inoltre, la Tanzania ha un competitor fortissimo proprio sui suoi stessi asset fondamentali, e le adv lo chiariscono senza dubbi. “Chi cerca l’abbinamento safari e mare - dice Sabrina Garbero, titolare di Istinto d’Evasione a Torino - sceglie il Kenya”.

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