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Alla ricerca del combinato
Due prodotti assimilabili, lo stesso Paese, ma due target completamente differenti. È questo il quadro che tracciano le agenzie di viaggi di Tanzania e di Zanzibar, la sua isola.
Due prodotti completamente differenti, sia come offerta sia come target di riferimento, che hanno le potenzialità del combinato, ma spesso non si riescono ad abbinare. La causa, sul nostro mercato, è duplice: per il safari in Tanzania la richiesta di budget è notevole e pone il prodotto su un livello completamente differente rispetto all’offerta di Zanzibar.
D’altro canto, le agenzie spesso non trovano adeguata l’offerta balneare dell’isola per i clienti up level che scelgono la Tanzania.
Via a interventi differenziati per segmentare i bacini
La Tanzania cerca un nuovo spazio fra le destinazioni dell’East Africa. La competizione con i Paesi dell’area e quella globale stanno spingendo il Tanzania Tourist Board a individuare nuove strategie per incrementare il market share, operando in maniera diversificata sui mercati.
Il Ttb ha, quindi, segmentato i mercati fra primari e secondari: Regno Unito, Usa, Germania e Italia sono i bacini di prima fascia sui quali si concentrerà in modo particolare l’azione dell’ente. Malgrado questa nuova apertura, però, il Paese fa marcia indietro sulla questione del visto turistico unico per tutta l’area dell’East Africa, rischiando così di vanificare gli sforzi di marketing.
I nuovi investimenti
Previsioni di crescita a doppia cifra per il turismo in Tanzania e in tutta l’area subsahariana. È questa l’indicazione che arriva da uno studio della Banca Mondiale sul turismo in Africa.
Secondo i dati, il numero di visitatori nell’area è cresciuto, dal 1990, di oltre il 300 per cento, con un 2012 che ha registrato un picco di 33,8 milioni di arrivi e un contributo di +2,8 punti percentuali sul Pil dell’intera regione. La sola Tanzania nel 2012 ha registrato un incremento del 24 per cento nel numero di arrivi turistici. Per questo, le grandi catene alberghiere, da Hyatt a Starwood, stanno incrementando il loro portfolio sul territorio con nuovi investimenti.
