La competitività della rete

di Valeria Di Rosa
09/06/2011
15:44
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Aeroporti come snodo fondamentale in un sistema di trasporti integrato. Che sia o meno un tema ancora di frontiera sul mercato italiano, il problema dell'intermodalità di mezzi nei viaggi, soprattutto in quelli di lavoro, occupa di giorno in giorno un ruolo sempre più rilevante nell'agenda dei travel manager nostrani, alle prese con la necessità di programmare spostamenti che sappiano combinare comfort e risparmio di tempo, senza mai perdere di vista i limiti del budget.

 

Scommessa intermodale


Nel panorama dei sistemi di trasporto, gli scali aeroportuali mantengono una posizione di primo piano ma, per garantire viaggi performanti, necessitano di essere strettamente interconnessi con una più ampia rete di servizi.
Il tema dell'importanza di una mobilità integrata è stato al centro della ricerca di mercato condotta da Diciottofebbraio Aviation Advisory per Carlson Wagonlit Travel Italia. L'indagine, effettuata su un bacino di 80 aziende italiane, ha messo in luce le esigenze dei travel manager e la necessità di servizi sempre più integrati, proprio a partire dagli aeroporti. "L'argomento è relativamente nuovo in Italia - spiega David Jarach, ceo Diciottofebbraio - dove, rispetto ad altri Paesi europei, si sconta un vistoso gap infrastrutturale che limita l'effettiva intermodalità dei mezzi di trasporto. Basti pensare, infatti, che a oggi solo l'aeroporto di Milano Malpensa è interconnesso con il servizio di Alta velocità Frecciarossa".

 

La prospettiva europea


Diversi, invece, gli scenari che si prospettano ai business traveller francesi, tedeschi o spagnoli, dove la mobilità integrata è ampiamente diffusa e, in particolare, il connubio treno-aereo è ormai realtà assodata. "Nonostante il ritardo italiano - prosegue Jarach -, la sinergia di diverse soluzioni di trasporto che vanno da aereo e ferrovie sino a car rental, taxi e ai servizi pubblici è sempre più ricercata dalle aziende. Per il 42,5 per cento degli intervistati, infatti, la mobilità integrata è una necessità rilevante negli ultimi tempi e, per il 20 per cento, rappresenta una priorità strategica". Una combinazione di mezzi che, per i travel manager, deve garantire risparmio di tempo e contenimento dei costi.
Se il consenso è unanime sui sistemi di check-in prioritario e di imbarco autonomo del proprio bagaglio offerti da compagnie e aeroporti, resta ancora molto da fare per una reale interconnessione degli scali aeroportuali italiani con l'intera rete di trasporti. Per le imprese, infatti, le soluzioni di offerta integrata proposte dalle società di trasporti sono poche e, quando presenti, mal comunicate. "È emersa - conclude Jarach - una concezione di mobilità allargata che comprenda altri servizi, come convenzioni con taxi e allottment alberghieri o la possibilità di usufruire di sale meeting in aeroporto. Esigenze che lasciano spazio a nuove proposte da parte delle stesse infrastrutture".

 

Norme sui liquidi, passo indietro della Commissione Ue

 

Nulla cambia sulle regole per il trasporto di liquidi negli aeroporti italiani e neppure in quelli del Vecchio Continente. La Commissione europea ha, infatti, fatto dietrofront sulla partenza del regolamento in materia di trasporto dei liquidi in aereo.
La Ue ha, infatti, deciso nei giorni scorsi di soprassedere ancora per qualche tempo sull'attuazione del provvedimento di liberalizzazione del trasporto liquidi per cercare di uniformare i regolamenti in tutti i Paesi. Molti, infatti, avevano scelto di mantenere inalterata la situazione, in attesa di verificare che i sistemi di controllo fossero efficaci.
Il provvedimento prevedeva un allentamento delle restrizioni legate al trasporto di sostanze liquide a bordo degli aerei nell'Ue. Il primo passo doveva essere il consenso per i viaggiatori in transito di portare profumi o bottiglie acquistati nei duty free durante la pausa di connessione. Secondo il progetto, tutti gli aeroporti avrebbero dovuto rimuovere i divieti entro il 2013.
Fra i Paesi che avevano scelto di mantenere le regole inalterate anche l'Italia. L'Enac ha infatti stabilito che le norme sulle limitazioni dei liquidi a bordo degli aerei sarebbero rimaste invariate. "L'Ente nazionale per l'aviazione civile - precisa in una nota - intende mantenere inalterate le misure più restrittive sull'introduzione di liquidi a bordo degli aeromobili".
La decisione dell'Enac è stata assunta sia in considerazione dell'attuale quadro politico di alcuni Paesi del Nord Africa e del Medioriente, sia in quanto le apparecchiature testate ufficialmente dai laboratori europei per l'individuazione di materiale esplosivo, secondo quanto dichiarato da alcuni Stati membri e dall'associazione europea degli aeroporti, non avrebbero dato risultati efficaci una volta provate in ambiente reale.

 

Aiuti di stato: via alla revisione

 

Una revisione delle regole per gli aiuti di stato alle compagnie aeree e agli aeroporti.
L'ipotesi è stata messa in campo dall'Unione europea per rispondere a un netto mutamento delle condizioni del mercato del trasporto aereo rispetto al 1994, anno in cui furono stilate le linee guida attualmente in vigore.
Le proposte verranno redatte entro la fine di questo mese di giugno, in modo da potere stilare un nuovo regolamento che possa entrare in vigore ed essere operativo già dal prossimo anno.

 

Pubblicato il 9/06/2011

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