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Un focale nella facilità di vendita di un aeroporto sono i parcheggi.
Se i grandi hub di Roma e Milano hanno ormai una rete di posteggi per la sosta prolungata, che effettuano prezzi accessibili e spesso sono convenzionati con i tour operator, per gli scali minori vale un discorso un po’ differente. Un esempio chiaro della situazione arriva da Napoli, aeroporto che si guadagna l’apprezzamento delle agenzie, salvo che su questo punto.
“I parcheggi sono la nota dolente di Capodichino - dice Anna Lodato, responsabile di agenzia di Dolida Travel -. L’aeroporto è, infatti, costruito in piena città, e non ci sono spazi per ampliare le aree di posteggio. Per cui, gli spazi sono pochi e per di più a caro prezzo. Infatti, noi consigliamo sempre ai clienti di raggiungere lo scalo con i mezzi pubblici”. Il caro parcheggi è il tallone d’Achille anche per Pisa e Firenze: “Lasciare la macchina per diversi giorni in questi due aeroporti costa davvero molto - dice Samantha Salvi, responsabile di agenzia per Last Minute Tour Sella a Firenze -. Tanto è vero che se i clienti vogliono partire con l’auto, noi di solito li dirottiamo verso Bologna”.
La scelta del mezzo pubblico è la più gettonata anche a Catania: “Il vantaggio competitivo del nostro aeroporto è di essere davvero vicino al centro città - dice Valentina Tomasselli, titolare di Plaz Travel a Catania - ed è molto più comodo raggiungerlo con gli autobus”.
La monetina di Mxp
Lo scalo di Malpensa è attrezzato per il traffico leisure. È, infatti, circondato da strutture per la sosta prolungata a prezzi competitivi. Ma c’è un dettaglio. “Ho accompagnato un gruppo in partenza - dice Sonia Dell’Acqua, titolare di Lunettes Viaggi a Milano - e ho lasciato l’auto nei posteggi interni. Ho scoperto che si può pagare solo per 30 minuti. Il risultato è che tocca correre avanti e indietro per mettere la fatidica monetina, e non si fa in tempo ad arrivare in aerostazione che già è ora di tornare a pagare”.
