Montanucci, Maavi: “Corridoi, una goccia nel mare. Servono altre azioni concrete”

28/01/2022
17:33
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Enrica Montanucci (nella foto) non ci sta, e sottolinea come l’apertura dei nuovi corridoi verso le mete extra Ue sia solo un primo, piccolo passo verso la ripresa.
“L'allargamento dei corridoi turistici è una soluzione che andava necessariamente messa in campo ma sia chiaro è una goccia nel mare” sottolinea su Facebook il presidente di Maavi in una nota ripresa da Ansa.

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“Il ministero del Turismo ha ascoltato il nostro grido – continua Montanucci -, abbiamo fatto un lavoro capillare in particolare con la dottoressa Milena Piasente con riunioni quasi quotidiane che ci hanno fatto portare a casa un bel risultato".
Si tratta però ancora di un palliativo: "Possiamo vendere qualche viaggio in più su queste mete ma sarebbe stato bene abolire le liste. Speriamo di arrivarci alla fine di marzo, non abbiamo intenzione di mollare, è l'obiettivo che contiamo di perseguire con riunioni settimanali".

In primo piano però ora ci sono i mancati ricavi: "Ci sono tre cose essenziali. Partiamo dalle moratorie delle banche, ci sono 200 mila persone segnalate per sconfino. Ovvero 200 mila persone in difficoltà di liquidità non per cause personali ma per cause ‘statali’. Siamo stati chiusi per decreto, lo Stato non può girare la testa facendo finta che non ci sia mai stata e deve sanarla. Devono disporre come promesso degli strumenti finanziari per un fondo voucher che rischia di essere una bomba e un fondo di garanzia, che esiste in disponibilità dello Stato. Bisogna che mettano questo soldi sul tavolo e ci facciano ripatire, poi noi li ridaremo in 20 anni ma dobbiamo ripartire".

All’ordine del giorno la necessità di un concreto fondo perduto per dare alle agenzie un sostegno reale: "Non parliamo di 220 milioni per tutto il comparto del turismo, è semplicemente offensivo. Dopo l'elezione del presidente della Repubblica ci sarà senza dubbio lo scostamento di bilancio che nessuno si sarebbe preso in carico in una situazione di Governo instabile come adesso, ma devono capire che non c'è più tempo. Aprire i corridoi è importante e noi ne siamo grati ma è una goccia nel mare, ora servono sostegni, strumenti finanziari e fondo voucher, perchè qua c'è gente che si ammazza... Non c'è più tempo".

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