Matrimoni, cresce l'interesse degli stranieri per l'Italia: le nuove tendenze

07/03/2024
10:44
 

Arrivano soprattutto dagli Stati Uniti e scelgono, il più delle volte, la Toscana, ma ultimamente anche molto la Puglia. Sono le coppie internazionali che vengono in Italia per celebrare il matrimonio, anche solo in modo simbolico.

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“Molto spesso - spiega Carlotta Ferrari, presidente di Convention Bureau Italia, che a fine 2019 ha aperto una divisione dedicata al wedding – si tratta di un rito simbolico: il 63,8% delle coppie, infatti, si sposa nel Paese di origine e poi viene in Italia per celebrare la festa, replicando comunque la cerimonia”.

Le nuove location
Negli anni è cambiata la preferenza per il luogo: “Si è partiti da ville e hotel 5 stelle e residenze storiche - spiega Ferrari a Il Messaggero - e oggi sono vigne, spiagge, barche, chalet di montagna. Un dato positivo perché rappresentativo della grande offerta italiana, oltre le iconiche Venezia, Firenze e Costiera Amalfitana. È sempre di più un turismo di alta qualità che cerca luoghi insoliti e molto autentici”.

La Toscana, aggiunge, è stata la prima a organizzarsi, poi Piemonte e Friuli, le città di Bologna e Genova. “I Convention Bureau locali - dice - replicano quanto si è fatto a livello nazionale".

L’indagine svolta dal Centro Studi Turistici per Convention Bureau Italia mostra come, lo scorso anno, gli sposi siano arrivati in Italia con una media di 60,7 invitati al seguito, in crescita. Diminuita, invece, la permanenza, a 2,9 notti. Nel complesso, gli arrivi collegati al Destination Wedding sono stimati per il 2023 in oltre 826mila, per un totale di 2,4 milioni di notti.

Fughe d'amore e green week
Per il 2024, invece, sta emergendo la tendenza a matrimoni ‘intimi’, per il 22,5% e a fughe d’amore con al massimo dieci invitati per il 9,6%, wedding week con più giorni di festa per il 18%, green week all’insegna della sostenibilità per il 16.

Conquistano spazio le nozze nel bosco, i matrimoni degustazione e le nozze nei Paesi di origine. Quasi la metà dei matrimoni del 2022 e 2023, inoltre, ha visto la regia di un wedding planner. “Uno degli aspetti più interessanti è il coinvolgimento di una filiera estremamente vasta - dice la presidente Ferrari -. C’è una crescita dei professionisti esperti del territorio, consulenti della coppia, per far sì che il matrimonio sia il più italiano possibile”.


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