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Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter

Letterina di un agente di viaggi a Babbo Natale

15/12/2015
09:38
 

Caro Babbo Natale,
sono un agente di viaggi e quindi non ho 5 anni, ma ti scrivo lo stesso, perché a te ci credo; soprattutto quest’anno, che ne sono successe di ogni, e se non si crede a Babbo Natale, allora non ci resta che piangere.

Caro Babbo Natale, ecco la lista dei miei desideri: sono diversi, ma non costano tanto, e poi tu sei buono e io spero - con la vita di sacrifici che faccio - di vederne soddisfatti almeno un paio.

Caro Babbo Natale, per il 2016 vorrei un po’ più di soldini; no, non voglio diventare ricco (come mio cugino bancario che vende obbligazioni subordinate ai pensionati), ma almeno non vorrei dover mettere mano al portafogli per pagare le tasse di fine anno; mi basterebbe qualche bel viaggio di nozze, coi clienti contenti e un 'grazie' al ritorno.

Caro Babbo Natale, puoi fare qualcosa per il Mar Rosso? Mi rivolgo a te, perché credo tu sia super partes (Gesù Bambino è un po’ più coinvolto nella situazione...) e forse puoi fare in modo che da quelle parti si torni a prendere il sole e a fare belle escursioni, e smetterla di preoccuparsi per bombe e attentati.

Caro Babbo Natale, nel 2016 vorrei clienti più buoni: me n’è appena entrato uno che voleva che chiamassi Trenitalia per fargli mettere un treno supplementare su Napoli, il 22 dicembre, perché non c’è più posto, e un altro che pretende di portare il figlio (di 32 anni) gratis in crociera; anzi, più che buoni, mandameli educati, e anche un pochino rispettosi del mio lavoro.

Caro Babbo Natale, potresti dire a tour operator e network di essere un po’ più comprensivi nei miei confronti? I primi continuano a mandarmi offerte per prodotti che il cliente trova su internet al 30 per cento di sconto; i secondi si comprano l’uno con l’altro, con dentro tutte le agenzie, e io mi addormento il giovedì che appartengo a Tizio Network e mi sveglio il venerdì che son diventato di Caio Rete.

Caro Babbo Natale, lo so che internet non è più un nemico (e poi ‘sta letterina te la mando via mail, mica per posta in Lapponia...), però sarebbe bello che le agenzie online avessero gli oneri e pagassero le tasse che pago io, perché è facile fare gli sconti al cliente, se hai la sede a Tromsø (dalle parti tue) e non a Matera.

Caro Babbo Natale, da ultimo, vorrei che il 2016 mi restituisse un po’ di fiducia nel mio lavoro: lo faccio con tanta passione e passo più tempo in agenzia che con la mia famiglia, ma tra il Bardo e Parigi, Sousse e la Turchia, nel 2015 ne sono successe troppe, e io mi sto un po’ disamorando...

Dai, passa a trovarmi con le renne, che ti faccio un preventivo per quando vai in vacanza, a gennaio: ti mando al caldo, e non ti applico il fuel surcharge (tanto a Cuba ci vai in slitta, vero?).


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