Un prodotto da banco

di Cristina Peroglio
28/02/2012
16:02
I dettaglianti riscoprono i grandi centri e utilizzano la creazione dei pacchetti ad hoc come strumento per la fidelizzazione dei viaggiatori
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Una parte di maggiore sicurezza, una parte di difficoltà nell’uso del web, una parte di crisi economica.

Sembra essere questa la ricetta che sta permettendo alle agenzie di viaggi di riappropriarsi di uno dei prodotti più classici del turismo, che sembrava essere ormai definitivamente sfuggito al controllo dei dettaglianti. Quasi a sorpresa, infatti, le capitali d’Europa e con loro tutte le grandi città d’arte del Vecchio Continente tornano nella mani degli agenti di viaggi.

Con la particolarità che sono diventate, ormai quasi del tutto, un prodotto di micro tour operating: i clienti sbarcano davanti al bancone e chiedono un volo e un albergo, possibilmente al minor prezzo possibile. L’agente, per forza di cose, costruisce da sè il prodotto, andando a ricercare le tariffe più convenienti e saltando quasi del tutto i passaggi di filiera, che propongono offerte meno competitive.

Due le eccezioni a questa regola aurea: i viaggi in bus, che continuano a essere appannaggio del tour operating specializzato, e i pacchetti richiesti nelle festività o nei ponti. In quest’ultimo caso, visto l’aumento della domanda nel periodo, il prodotto del tour operator riesce ad avere una maggiore competitività. Il ritorno in agenzia per il prodotto passa anche attraverso la maggiore sicurezza che dà affidarsi a un professionista rispetto ad una organizzazione in autonomia: il call center e il sito internet non convincono i clienti italiani. Molti dei quali sono così diffidenti da non utilizzare la carta di credito per pagare online, oppure non sono in grado di orientarsi da soli sul web, dove ormai l’offerta è così ampia da creare una sorta di spaesamento.

In questo ritorno mette lo zampino anche la crisi: le vacanze si accorciano, e un long weekend in una capitale spesso è una soluzione per viaggiare lo stesso senza incidere troppo sul portafoglio, ma l’agenzia sembra la miglior soluzione per mettersi al riparo dai rischi. Quale sia il motivo che ha fatto ritornare il prodotto in agenzia, su un dato tutte le adv concordano: sicuramente il prodotto non è un business di per sé. Le pratiche sull’Europa si aprono per fidelizzare il cliente, per offrire un servizio nella speranza che si crei un rapporto e che, per un viaggio più impegnativo e più remunerativo, si scelga nuovamente la stessa agenzia.

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