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Passare attraverso le agenzie è un percorso quasi obbligato per chi vuole andare in Marocco.
“Il modello di viaggio volo+noleggio auto è ancora abbastanza difficile da organizzare nel Paese - dice Giada Bucella, addetta vendite di Bucintoro Viaggi -. Ad esempio, se si vuole alloggiare nei riad, da soli non si riesce a trovarli. Sono in posizioni particolari, all’interno dei suk. se non vieni portato, non li trovi”. Eppure non tutti i suoi colleghi sono così convinti che il Paese non sia accessibile autonomamente. “C’è un flusso che sfugge alle agenzie e si organizza da solo, utilizzando il web - dice Sante Carraro, titolare di Travel with us a Padova -. Il Marocco è collegato bene e i clienti sono molto più smaliziati, leggono i blog e si orientano anche per il ricettivo. Senza contare tutti i golfisti, che passano attraverso circuiti alternativi”.
Il rischio, in realtà, è un altro. “Trovare una sistemazione ricettiva nel fai da te è complicato - sostiene Laura Marras, titolare di Marras Viaggi a Palermo -. Gli alberghi del Paese, se sono di catena, sono cari, e d’altra parte per andare in strutture autonome bisogna conoscerle bene. Alla fine, il rischio è spendere di più di quanto si potrebbe fare con un pacchetto organizzato da un t.o”.
Identica la situazione legata ai voli: se nel Nord Italia, fino a Roma, è possibile trovare collegamenti facili e anche low cost, dal Sud il volo è impegnativo e caro. “Pensare a uno short break con i nostri collegamenti - dice Joseph Pascalicchio, addetto vendite di Eurocomex a Bari - è impossibile”.
