Tassa d’imbarco
in aumento:
ecco dove i biglietti
costeranno di più

di Amina D'Addario
03/01/2023
08:04
 
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Con il nuovo anno volare da alcuni scali italiani costerà di più. Non solo per l’aumento dei biglietti aerei causato dalla guerra e dal caro energia, ma anche per il rincaro della tassa d’imbarco, istituita dalla Legge finanziaria del 2004 come imposta provvisoria e poi diventata fissa.

L’aumento più consistente riguarda il Marco Polo di Venezia, dove, riporta corriere.it, dal primo aprile 2023 tutti i passeggeri in partenza pagheranno una maggiorazione di 2,5 euro sull’attuale imposta di imbarco di 6,5 euro. A determinare il rialzo, una delibera del Comune di alcune settimane fa, che aveva subito scatenato la protesta in blocco di easyJet, Ryanair e Volotea, ma anche di Save, la società di gestione dello scalo, che aveva espresso “preoccupazione” per gli effetti che “un ulteriore balzello provocherebbe sui voli e sull’economia del territorio veneto”.

Rincari anche per navi e traghetti
Ma anche a Napoli il Consiglio comunale ha dato il via libera nei giorni scorsi all’innalzamento di 2 euro a persona della tassa di imbarco, che entrerà in vigore entro il 28 febbraio del 2023. A differenza di altre città, a pagare l’imposta non saranno, però, solo i passeggeri in partenza da Capodichino, ma anche chi utilizza navi e traghetti. Anche in questo caso l’aumento è stato approvato nonostante le proteste del gestore dello scalo, la Gesac, che teme una “minore sostenibilità economica dei voli” e una riduzione di rotte e frequenze da parte dei vettori.


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